Il progetto per il “Grande MAXXI” si ispira allo spazio pubblico di Roma: “le sue acque che vivono nelle sue piazze (...) e le sue scale (...), la festosità dei suoi giardini e la magnificenza delle grandi terrazze; e le sue notti, così lunghe, silenziose e colme di stelle” - Rainer Maria Rilke, Lettera a Lou Salomé.
Grande MAXXI
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Luogo
Roma, Italia -
Progetto Architettonico
Andrea Tabocchini Architecture -
Team del Progetto
Andrea Tabocchini, Francesca Vittorini -
Renders
Visual Phenomena Studies, Andrea Tabocchini Architecture
La proposta immagina un nuovo fronte urbano verde e variegato: una sequenza lineare di paesaggi naturali che suddivide ed organizza l’intera area, regalando alla città un mosaico di spazi aperti che estende il Museo all’esterno. Il nuovo edificio multifunzionale costituisce l’ultimo tassello di questo articolato sistema di spazi pubblici; un edificio “doppio” costituito da due percorsi: il primo, interno, accoglie i nuovi spazi richiesti dal Museo (depositi, laboratori ed aule didattiche); il secondo, esterno ed accessibile a tutti, connette il sistema del paesaggio con la copertura verde del nuovo edificio. E così l’architettura si mescola con il paesaggio: lo spazio pubblico si trasforma in edificio ed il percorso esterno regala ai visitatori un “secondo museo” dal quale ammirare il lavoro svolto all’interno della nuova struttura. In questo modo gli atti stessi di conservare e restaurare le opere, così come il lavoro di ricerca e sperimentazione, vengono elevate allo stesso livello delle opere d’arte.
A pensarci bene l’edificio non esiste: è il percorso pubblico a suggerirne la volumetria ed i confini. Come per magia la facciata dell’edificio scompare, o meglio, scompare l’idea di facciata: la forma è generata dalle superfici calpestabili esterne. Gli ambienti interni dei depositi e dei laboratori entrano in contatto con l’esterno, aprendo il Museo alla città. Gli spazi pubblici raddoppiano gli spazi del Museo e lo estendono all’esterno, offrendo la possibilità di ospitare spettacoli, concerti, conferenze, o di allestire un vero e proprio museo en plein air. Il risultato è un edificio duale che nasce dalla città stessa ed omaggia il suo spazio pubblico: un paesaggio abitato fatto di strade, scale monumentali, piazze, spazi coperti e giardini variegati. Una città nella città.