Nato nel 1824 all'interno del Palazzo del Collegio dei Nobili, Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo del mondo dedicato interamente alla cultura egizia. Il nostro progetto architettonico, risultato vincitore di un concorso internazionale di progettazione, recupera il carattere originario del Palazzo del Collegio dei Nobili integrando l’edificio nel suo contesto urbano, ripristinando una coerenza e un’identità complessiva ora poco percepibili ed offrendo ai visitatori un’immagine del Museo innovativa e dalla forte vocazione pubblica.
Museo Egizio 2024
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Luogo
Torino, Italia -
Progetto Architettonico
OMA (capogruppo), Andrea Tabocchini Architecture, T-Studio -
Progetto delle Strutture
Manfroni Engineering Workshop -
Progetto degli Impianti & Sostenibilità
Sequas -
Consulenti
Andrea Longhi (Storia), Studio De Camillis – Fibbi (Illuminotecnica), Studio Strati (Restauro Conservativo) -
Renders
Alessandro Rossi, Andrea Tabocchini Architecture, Jeudi Wang, OMA
Nel corso degli ultimi due secoli l'edificio ha subito numerosi interventi non coerenti con l’impianto iniziale che hanno contribuito al carattere introverso dell’edificio: nonostante si trovi nel cuore della città di Torino, infatti, risulta completamente separato dal tessuto urbano. Il progetto propone di rendere accessibile e riorganizzare gli spazi pubblici del museo in sei distinte sale urbane, ciascuna con la sua scala, funzione e qualità: Via Accademia delle Scienze, l'Atrio, il Portico, il Cortile, l'Ala Schiapparelli e Via Duse. Interpretando il complesso sistema di spazi pubblici che struttura la morfologia storica di Torino, il progetto crea una “spina” assiale che collega tridimensionalmente le sei stanze, invitando il pubblico all'interno del museo. "Piazza Egizia" diventa così un nuovo cuore pulsante che apre l'edificio alla città: uno spazio pubblico su più livelli immaginato per molteplici usi.
Grazie all’inserimento di una copertura vetrata, inoltre, la corte centrale diviene uno luogo climatizzato accogliente ed accessibile. Una griglia di travi e pilastri in acciaio, definita dalla scansione delle campate delle facciate barocche, conferisce alla copertura un aspetto essenziale ed elegante. Questa risponde con creatività ed eleganza anche agli obiettivi di sostenibilità ed efficienza: le esigenze di raccolta dell’acqua piovana, di illuminazione, di ventilazione e di manutenzione, infatti, sono tutte risolte nella copertura stessa. Un elemento altamente tecnologico caratterizzato dalla massima trasparenza: un velo tra il museo e il cielo.
“Piazza Egizia”, pertanto, è un progetto che migliora l’accoglienza e potenzia la fruizione del Museo, regalando alla città un nuovo spazio pubblico accessibile anche dopo l’orario di apertura: un luogo di incontro, dello stare e dell’accogliere. Le persone che decidono di attraversare il museo, infatti, possono usufruire gratuitamente dei suoi servizi pubblici (caffetteria, area per eventi, giardino egizio, bookshop, libreria, ecc.). In alternativa, con l’acquisto del biglietto, possono accedere al percorso espositivo permanente, alla sala immersiva, alle aule didattiche, ai laboratori di ricerca e restauro e agli spazi espositivi temporanei. Un progetto che oltre a migliorare l’accoglienza del Museo restituisce alla collettività la sua corte, ampliando gli spazi espositivi e rendendo liberamente accessibili alcuni elementi importanti della collezione museale come il tempio di Ellesija. Un nuovo salotto per la città di Torino.